lunedì 14 ottobre 2013

Grave violazione delle regole statutarie


 
 
Nella lettera firmata da Marchegiani in data 26 settembre 2013 e indirizzata a tutti gli iscritti del Partito di Fano sono contenute alcune gravi violazioni dello Statuto Nazionale del Partito Democratico che non possono essere trascurate:

 

1.     Marchegiani scrive: L’assemblea ha discusso anche in merito alle regole per la designazione del candidato Sindaco del PD sia in caso di primarie di coalizione sia nel caso che queste non vengano effettuate come sancito nell’art. 18 dello Statuto del Partito.

 

Questa affermazione viola lo Statuto Nazionale e Regionale del Partito Democratico per le seguenti ragioni:

 

a)    L’assemblea non può discutere in merito alle regole per la designazione del candidato Sindaco del PD perché le regole dello Statuto Nazionale e dello Statuto Regionale non conferiscono alcun potere di questo tipo a nessuna assemblea.

 

L’articolo 18 dello Statuto Nazionale è chiaro e incontrovertibile e norma: le primarie di coalizione al comma 3 (Nel caso di primarie di coalizione, gli iscritti al Partito Democratico possono avanzare la loro candidatura qualora essa sia stata sottoscritta da almeno il trentacinque per cento dei componenti dell’Assemblea del livello territoriale corrispondente, ovvero, da almeno il venti per cento degli iscritti nel relativo ambito territoriale),

 le primarie di  Partito al comma 5 (Nel caso di primarie di partito, la candidatura a Sindaco, Presidente di Provincia e Presidente di Regione può essere avanzata con il sostegno del dieci per cento dei componenti della Assemblea del relativo livello territoriale, ovvero con un numero di sottoscrizioni pari almeno al tre per cento degli iscritti nel relativo ambito territoriale).

 

Lo Statuto Regionale delle Marche, invece, nell’articolo 21, comma 6 (alle primarie si applicano le disposizioni dello Statuto Nazionale del Partito Democratico)., rimanda allo Statuto Nazionale.

 

 

b)    Marchegiani confonde (e questo è estremamente grave perché all’art.5 comma 14 dello Statuto Regionale stabilisce che in caso di Primarie “compete al Segretario dell’Unione Comunale l’indizione delle elezioni primarie comunali e, unitamente con i sottoscrittori di eventuali Accordi di coalizione, l’indizione delle primarie di coalizione” senza inventarsi altri regolamenti o norme arbitrarie e personali) tra primarie e ampie forme di consultazione,  due metodi entrambi previsti dallo Statuto Nazionale  e da quello Regionale del PD, ma diversi a seconda delle scelte da compiere. Il che significa che non si possono usare le ampie forme di consultazione per la scelta dei candidati alle cariche monocratiche di governo.

 

È lo Statuto Regionale del PD delle Marche  il più chiaro in tal senso, avendo dedicato un intero articolo, l’articolo 21 dal titolo “elezioni primarie ed ampie forme di consultazione”, alla definizione della differenza tra i due metodi di selezione dei candidati.

Ecco i comma che ci interessano:

- comma 2:  Per primarie si intendono le elezioni che hanno ad oggetto la scelta dei candidati a cariche istituzionali monocratiche elettive. Per ampie forme di consultazione si intendono quelle in cui gli iscritti sono chiamati ad esprimere la loro indicazione per cariche elettive assembleari.

 - Comma 13: La selezione delle candidature per le assemblee rappresentative (Consiglio Regionale Consiglio Provinciale, Consiglio Comunale, Consigli di Circoscrizione) avviene attraverso ampie forme di consultazione democratica in cui gli iscritti sono chiamati ad esprimere le loro indicazioni con un voto unico di preferenza fra i candidati. Le indicazioni derivanti da tali consultazioni non sono vincolanti ai fini della proposta che dovrà poi avanzare il Segretario del livello territoriale competente all’Assemblea di riferimento, in quanto si dovrà tener conto che le liste dovranno essere composte garantendo il rispetto dei generi, dei territori e la rappresentatività delle categorie sociali.

 

c) L’assemblea comunale può per Statuto votare solo il Regolamento per lo svolgimento delle Primarie di Coalizione, norma questa disciplinata dallo Statuto Nazionale,   Articolo 18, comma 2  (Il Regolamento per lo svolgimento delle primarie di coalizione, definito d’intesa con le forze politiche alleate, è approvato con i voti favorevoli della maggioranza assoluta dei componenti della Direzione del Partito Democratico del livello territoriale corrispondente. Tale Regolamento stabilisce le norme per l’esercizio del diritto di voto, le modalità e i tempi per la presentazione delle candidature e la convocazione della consultazione, disciplina la competizione per la fase che va dalla presentazione delle candidature alle elezioni, fissa modalità rigorose di registrazione dei votanti e di svolgimento delle operazioni di voto). 

 

2.     Marchegiani scrive: Nelle more del dibattito in corso l’Assemblea, accettando totalmente lo Statuto nazionale del quale non si è chiesta alcuna deroga, all’unanimità ha ritenuto di procedere intanto all’individuazione di un candidato a Sindaco del PD individuando nell’Unione comunale l’organismo  competente mediante scrutinio segreto e con le modalità qui di seguito descritte.

 

Questa affermazione, ancora più della prima, viola lo Statuto Nazionale in modo molto grave e mentre lo afferma, lo contraddice in pieno.

 

a)    se lo si accetta totalmente e non si intende chiedere alcuna deroga, occorre solo rispettare l’articolo 18.

 

b)    se lo si accetta totalmente e non si intende chiedere alcuna regola, non si può assolutamente ritenere di procedere all’individuazione di un candidato a Sindaco del Pd perché sia lo Statuto Nazionale  (articolo 18 comma 7: Non si svolgono le elezioni primarie di coalizione o di partito nel caso in cui, nei tempi prescritti dal Regolamento, di cui il comma 2, sia stata avanzata una sola candidatura alla carica oggetto di selezione. Tale candidatura diventa automaticamente quella del PD alle elezioni.), sia quello Regionale (articolo 22, comma 5: Non si svolgono elezioni primarie nel caso in cui sia stata avanzata una sola candidatura alla carica oggetto di selezione) sono molto chiari nel regolamentare solo primarie aperte a tutti gli elettori del centrosinistra a meno che, nei tempi prescritti dal regolamento, non sia stata avanzata una sola candidatura.

 

c)     Se lo si accetta totalmente e non si intende chiede alcuna deroga, non si possono attribuire all’Unione Comunale competenze e poteri che lo Statuto non gli conferisce (oltre a votare il Regolamento per le primarie di coalizione, all’Unione comunale compete, come sancito dallo Statuto Regionale, articolo 5, comma 2, la scelta delle candidature a consigliere comunale e la selezione e proposta di quelle del livello sovra comunale)

 

3. Pertanto, il resto della lettera è pura invenzione e fantasia e stupisce che un Segretario a cui per Statuto  (Statuto Regionale, Articolo 5, comma 14), compete di rispettare quanto stabilito dagli organi nazionali, regionali e provinciali”,  possa arbitrariamente violare lo Statuto nazionale e lo Statuto Regionale che rappresentano l’unica garanzia democratica del Partito Democratico, e inventarsi regole a suo favore.

 

 

Luca Stefanelli

Consigliere comunale PD e Candidato alle Primarie a Sindaco

 

Fano 14 ottobre 2013

Nessun commento:

Posta un commento