Comunicato Stampa : CI VOGLIONO POLITICHE PROGRESSISTE E CORAGGIOSE
Per chiunque, lasciare un Partito che ha
contribuito a fondare, non è mai scelta facile.
Conosco la sofferenza, prima e dopo la decisione.
Una sofferenza che ho vissuto in prima persona pochi giorni fa. Massimo rispetto per chi resta, ma stima e
fiducia per chi, con coerenza e con la forza delle proprie idee e dei propri
valori, decide di intraprendere nuovi percorsi e sceglie di mettersi in gioco
in un nuovo cammino, sicuramente in salita, ma rispettoso dei propri ideali. Il
tutto senza tradire nessuno e, soprattutto, senza tradire la propria storia.
Ecco. Questo mi avvicina e mi rende solidale, dal
punto di vista umano e di azione politica, con Mirco Carloni. Soprattutto oggi,
in cui i nostri rispettivi partiti, molto diversi per storia, impostazione,
programmi e idee fondanti, si ritrovano svuotati di identità politica. Come
dire che PD e PDL sono, purtroppo, partiti incapaci di svolgere un ruolo
incisivo di azione politica, il che li ha resi immobili e sterili, persi dietro
logiche interne, personalismi e corse alle poltrone. Un esempio, cioè, di
apparato di potere, lontano dalla gente e incapace di leggere e interpretare il
profondo cambiamento socio-economico in corso.
Ovviamente io e Carloni siamo diversi, eppure in
questo momento, questa nostra scelta autonoma di lasciare il partito di
appartenenza e di occuparci delle questioni politiche, nazionali e locali, con
coerenza e serietà, ci avvicina e ci rende simili. Così come ci accomuna la
passione e l’entusiasmo per la Politica con la P maiuscola, e il desiderio di
una Fano più bella e più accogliente sotto tutti i punti di vista.
Entrambi, abbiamo iniziato a far politica da
giovanissimi, abbiamo avuto momenti di duro scontro, sempre nel rispetto delle
diverse posizioni politiche, ma abbiamo anche maturato, in tempi non sospetti
l'esigenza di mettere a disposizione della nostra Città, competenze e serietà
intorno a programmi chiari che avrebbero dovuto rilanciare l’economia, le
infrastrutture, i servizi alla persona, la salute e la qualità del nostro
territorio. Ossia un concetto di governabilità di una città, capace di andare
al di là delle appartenenze ideologiche, per offrire risposte concrete,
affidabili e serie.
Due anni fa, non avremmo mai pensato di essere i
precursori di "larghe intese" fatte alla luce del sole, senza
ambiguità di sorta, senza liste che "pescano" a destra e sinistra.
Sottolineo questo perché, oggi come allora, sono
convinto, purtroppo, che il centro Sinistra, a Fano, non sia autosufficiente
per vincere e governare. E perché credo che in un momento di crisi economica
come questo, in un momento di precarietà di condizioni di vita, la politica
dovrebbe assumersi solo la responsabilità di dare risposte chiare e di mettere
in campo programmi e progetti concreti volti a offrire qualità e servizi. Il
tutto senza trincerarsi dietro opposizioni concettuali, ideologismi di sorta e senza
pregiudiziali; anzi con la voglia di mettere a disposizione risorse,
competenze, e gli uomini e le donne migliori.
L’esperienza Aguzzi, dopo dieci anni, non ha
sortito alcun cambiamento, anzi lo
slogan “a Fano si cambia", è stato disatteso proprio perché ha messo in
campo politiche quanto mai conservatrici. Il che mi porta a credere che, oggi,
chi si propone in continuità con questa impostazione, è anacronistico e non mi
convince.
Oggi più che mai ci vogliono politiche
progressiste e coraggiose, che riportino Fano al livello che merita, in modo da
farla ritornare a dialogare con il resto del mondo.
Le politiche delle Grandi coalizioni, devono
servire per un periodo, per fare sinergia e per affrontare con grande senso di
responsabilità una crisi, che la mia generazione non ha mai conosciuto.
È proprio la mia generazione che deve avere il
coraggio di guidare questo processo con coraggio e a testa alta.
È la mia
generazione che deve tornare a far sognare Fano.
Luca Stefanelli
Consigliere comunale e candidato a Sindaco della
città di Fano
Fano, 22 novembre 2013
Comunicato Stampa : DA OGGI LA MIA CANDIDATURA E’ PIU’ FORTE
Molto positivo il risultato dell’assemblea comunale di ieri sera, perché dimostra che il segretario Marchegiani non è il segretario di tutti, ma rappresenta solo quella parte di dirigenti legata a Minardi e Renzoni.
Io l’avevo detto da tempo e ora i numeri lo dimostrano: il 25% del gruppo dirigente fanese non sostiene la candidatura di Marchegiani e tra questi si contano presenze importanti.D’altra parte , lo ripeto, io non ho la pretesa di rappresentare tutto il Partito, ma oggi più che mai, la mia candidatura è forte e sottoscritta da tanta gente.
Sono stanco delle polemiche e delle continue invenzioni per non legittimare la mia presenza. È ora che il PD costruisca l’alleanza e metta tutti i candidati del centro sinistra intorno a un tavolo, per elaborare un Regolamento che dia tempi certi allo svolgimento delle Primarie di coalizione, e per condividere un’idea nuova di città e diventare così interlocutori seri e affidabili per la nostra comunità.
Da parte mia, continuerò il lavoro tra la gente, come sto facendo da tempo, e porterò avanti le mie idee per rendere Fano più bella e vivibile. Mi auguro che Marchegiani possa mantenere la lucidità che il ruolo di segretario del Pd fanese gli impone, senza strumentalizzazioni o parzialità di sorta. Altrimenti, faccia un passo indietro e si concentri solo sulla sua candidatura.
Con due candidati il PD è più forte e più credibile. Con due candidati, si possono mettere in campo più risorse, un dialogo aperto e coinvolgente, più democrazia.
Ovviamente, è importante che tutti i candidati siano limpidi e disinteressati agli occhi della nostra comunità. Dico questo perché, fedelmente al Codice Etico del partito in cui milito e credo (articolo 3, comma b), è fondamentale “rinunciare o astenersi dall’assumere incarichi monocratici qualora, a causa del ruolo ricoperto in imprese, associazioni, enti o fondazioni, aventi scopo di lucro o titolarità prevalente di interessi economico-finanziari, possa configurarsi un conflitto di interessi tale da condizionare i propri comportamenti”.
Luca Stefanelli
Fano, 16 ottobre 2013
Comunicato stampa "solidarietà a Zaffini"
Ho letto con
profondo dispiacere dell'aggressione verbale subita dal Consigliere regionale
della Lega Nord Roberto Zaffini. E sono rimasto alquanto stupito del silenzio
di molta politica a proposito, soprattutto da parte del centro destra che
avrebbe almeno dovuto stigmatizzare l'episodio. Il che mi ha portato a pensare che
probabilmente la Lega sia abbastanza isolata rispetto alla coalizione di appartenenza.
A mio avviso,
non è una questione di pelle, di diversità culturali, e non c'entra la domanda se
sia giusto o meno, in un momento di crisi economica, accogliere cosi tanti
extracomunitari. Credo infatti che in un mondo globale come il nostro, tutti
siamo legittimati a provare a migliorare le nostre condizioni di vita.
Questo lo
dico con convinzione avendolo respirato in famiglia, da genitori che da
giovanissimi sono emigranti in Svizzera
per permettere alla nostra famiglia di avere un futuro migliore.
Questo lo ripeto,
soprattutto oggi, dopo la grandissima tragedia che si è consumata a Lampedusa.
Il problema è
solo valoriale, ossia riguarda il rispetto per gli altri e l'educazione dei
comportamenti e degli atteggiamenti. Un'educazione e un rispetto come base
della convivenza civile e democratica, che dobbiamo esigere dall'intera
comunità, sia italiana sia straniera.
Per questa ragione
esprimo solidarietà a Zaffini per essere stata vittima di comportamenti
ineducati e incivili e rivolgo un
appello alla politica, perché si occupi ancora di più dell'educazione civica
dei nostri cittadini, a partire dalla scuola e dai giovani, nonché sappia dare risposte
convincenti alla comunità attraverso buone politiche di integrazione capaci di garantire
un positivo inserimenti nella società dei cittadini extracomunitari regolarmente
soggiornanti in Italia.
Fano sta diventando
sempre più una città multiculturale.
Per questo io
credo che una delle responsabilità del governo
locale - e questo è uno dei tanti tantissimi punti che affronterò nella mia campagna
elettorale per le Primarie a Sindaco di questa città, - sia impegnarsi e lavorare per scongiurare separatezza e antagonismo
tra culture e identità diverse, per garantire a tutti i suoi cittadini la partecipazione alla vita politica e sociale,
per esigere totale rispetto dell'altro, educazione verbale e di comportamento , dialogo e condivisione.
Consigliere
comunale e candidato Pd alle Primarie a Sindaco
Fano, 4 ottobre
2013
COMUNICATO STAMPA “BASTA CON LE POLEMICHE INTERNE AL PD. ANDIAMO TRA LA GENTE”
Grande
euforia ed entusiasmo nel comitato per le Primarie di Stefanelli Sindaco e
nella cerchia dei suoi collaboratori più ristretti.
“Ringrazio i
compagni storici”, ha detto Stefanelli, “gli iscritti, gli amici e i colleghi,
per il contributo che mi hanno voluto dare sottoscrivendo la mia candidatura
alle primarie per la scelta del candidato a sindaco della colazione di
centrosinistra. È bello sentire il sostegno e l’affetto di tanta gente; bello
essere invitato nelle loro case e dialogare con loro”.
Stefanelli è
molto sereno, soprattutto dopo le rassicurazioni del livello provinciale:
Gostoli, candidato in pectore alla segreteria provinciale, ha assicurato il
massimo rispetto delle regole dello Statuto. Per gli iscritti al Partito
Democratico, ha infatti ribadito Gostoli, ci vogliono il venti per cento delle
firme degli iscritti del relativo ambito territoriale o il trentacinque per
cento dell’assemblea comunale, e queste regole valgono sia per Fano, sia per
Pesaro, sia per Urbino.
“Nessuna
immagine del partito distorta e sbagliata”, sottolinea Stefanelli. “Altrimenti
perché mettermi a disposizione del partito organizzando a mie spese iniziative
di dialogo con e per la città?”.
“Ho sempre
informato il segretario delle mie intenzioni di candidarmi e del mio lavoro tra
la gente”, continua Stefanelli.
“Vada Marchegiani o chiunque
altro desideri candidarsi”, continua Stefanelli, “a raccogliere le firme nelle
case come ho fatto io. Si accorgerà in che stato versa il partito e qual è a
oggi la credibilità e la fiducia delle persone per l’attuale classe dirigente,
me compreso”.
“Io non ho
la presunzione di rappresentare tutto il partito ma ho il sostegno e l’affetto
di tanta gente. Per questa ragione mi candido e per questa ragione rispondo con
grande serenità a Marchegiani che la mia candidatura non spacca il partito,
anzi è garanzia di democrazia e di dialettica tra le diverse posizioni, tutte
legittime. Se esistesse un partito unito o se ci fosse un leader capace di
unire tutti, non mi sarei candidato. Lo faccio, forte del regolamento e nel
rispetto del Partito, solo perché in tanti me lo hanno chiesto e mi sostengono”.
La
preoccupazione di Stefanelli, è che dietro questo immobilismo del PD di Fano ci
sia solo l’indecisione personale di Marchegiani e Minardi circa i loro destini
futuri, tra la scelta di sindaco o di
consigliere regionale.
“E’ infatti
molto triste”, continua Stefanelli, “vedere che il mio Segretario, invece di
essere il garante super partes delle regole democratiche, invece di dialogare
con tutto il partito e coinvolgere tutti, abbia come consiglieri privilegiati
Minardi, Renzoni e pochi altri. Ovvero quello che io definisco l’apparato e che
è tutto il contrario del “nuovo” a cui la politica dovrebbe aspirare”.
“A questi
signori”, conclude Stefanelli, “ricordo ancora che il Partito Democratico è un partito plurale
che nasce proprio nel rispetto delle diversità. Non abbiate timore di misurarvi
e di confrontarvi, anzi lavoriamo tutti insieme per rendere le Primarie di
Coalizione del centro sinistra di Fano una bella festa della democrazia”.
Comitato per le Primarie di
Stefanelli Sindaco
Comunicato stampa: “Il bene della comunità prima di tutto”
Nessuno vuole traumatizzare la
comunità di Torrette, anzi chi scrive ha fortemente a cuore il benessere di
questa comunità e dell’intera città.
Non a caso, mentre
l’Amministrazione Comunale continua a trascurare tutto il territorio a sud del
Metauro in termini di sevizi, progetti, eventi, infrastrutture, valorizzazione
delle risorse e così via, io ho sempre, in Consiglio Comunale, cercato di
avanzare proposte e di lanciare idee per migliorare la qualità della vita e dei
servizi del territorio che rappresento.
Ribadisco perciò che, a mio
avviso, chiudere la scuola di Torrette non rappresenta un’offesa per la
comunità, anzi un’occasione per offrire ai suoi figli la possibilità di andare
a scuola in una struttura nuova, piena di servizi e di spazi; tra l’altro con
la garanzia di una continuità didattica (perché la continuità didattica non è
data dalle sedie, dai banchi o dalle pareti, ma dagli insegnanti) fondamentale
per chiudere il ciclo di istruzione elementare senza traumi o fratture.
Oltretutto, in un momento di
crisi e di difficoltà economica come quello che stiamo vivendo,
un’Amministrazione Comunale seria e responsabile, ha il dovere di
razionalizzare la spesa dando i servizi migliori che può.
Mi chiedo, infatti: è meglio un
plesso scolastico all’avanguardia, attrezzato, con tutti i comfort e servizi,
oppure i piccoli edifici di una volta, il che vorrebbe dire che è giusto e
doveroso riaprire le scuole di Caminate, di Metaurilia e, perché no, anche di
Rio Crinaccio a Pontesasso?
È preferibile tenere una scuola
bella e nuova chiusa piuttosto che chiudere una vecchia, poco sicura e
soprattutto vicina all’altra?
Ecco, io penso che la scuola di
Marotta, che è stata fortemente voluta dalle varie amministrazioni che si sono
succedute, così come dalla comunità residente, non può permettersi il lusso di
avere le aule vuote.
Anche perché la città deve sapere
che l’aver investito 3.800.000 euro in edilizia scolastica a Marotta ha
significato non aver fatto altri investimenti dello stesso genere in tutta Fano
negli ultimi dieci anni.
Io penso che se vogliamo
valorizzare la comunità di Torrette, possiamo, prima di tutto, evitare di
portare i fanghi del porto, possiamo investire in infrastrutture e nel turismo
e, perché no, possiamo pensare di utilizzare gli spazi al piano terra della
scuola, per creare servizi per i bambini, i giovani e gli adolescenti.
Con le dovute migliorie, infatti,
quel luogo potrebbe diventare una biblioteca, una ludoteca, una sala prove per
la musica, un punto di ritrovo di associazioni e gruppi giovanili.
E poi caro Sindaco, diciamoci la verità, se
lei ha così a cuore le vecchie scuole perché danno l’identità alla comunità e
chiuderle rappresenta un’offesa per il territorio, perché gli alunni del
Sant’Arcangelo potrebbero addirittura essere spostati in un edificio che non
esiste?
Luca Stefanelli
Comunicato stampa: Replica al Sindaco Aguzzi.
Ormai credo di conoscer bene il Sindaco Aguzzi e la specialità di
casa Aguzzi: “sono in difficoltà, allora
la butto in cagnara”. Il che dimostra,
se mai ce ne fosse bisogno, un Sindaco alle corde e una Giunta ai titoli di
coda.
Stefanelli non rompe nessun fronte comune perché, caro Sindaco, il
fronte comune non c’è mai stato. Ossia lei sulla vicenda Biogas è stato sempre
solo e più urlava e più era solo.
Diciamo le cose come stanno, caro Sindaco: non l’ha ascoltato la
Provincia e non è conosciuto in Regione.
Per questo Stefanelli parla di “isolamento politico”, perché in
otto lunghi anni della sua gestione la Città si è chiusa a riccio ed ha avuto
una drammatica involuzione sia dal punto di vista economico che sociale, per
non parlare dei rapporti istituzionali che lei non ha saputo costruire con gli
altri livelli: Provincia, Regione, Governo.
Poi quando i rapporti tra la sua lista e il PDL sono finiti, è
finito anche quel minimo di lavoro istituzionale che il PDL le poteva
garantire.
La cosa drammatica è che per uscire dall’isolamento in cui ci ha
portato ci vorranno anni di duro lavoro.
E poi, diciamo la
verità: sulla vicenda biogas, se perde
anche Stefanelli, perde anche l’unica collaborazione sincera che avuto sin
dall’inizio. È infatti proprio nell’ottica della collaborazione sincera che
rientra l’incontro con l’Onorevole Giovannelli, richiesto dal Comitato di
Tombaccia e Monteschiantello allo stesso Stefanelli.
Anzi Stefanelli le dice di più: lunedi mattina l’incontro è aperto
anche a lei, signor Sindaco, alle
ore 9.00 nella sede di via Puccini.
Anzi, credo che lei non possa non venire. Proprio perché ribadiamo che questa è
una battaglia della Città e non dobbiamo dividerci, come prova a fare lei.
Oltretutto, ad una
eventuale interrogazione parlamentare dovrà rispondere il Ministero competente,
lo stesso a cui lei ha intenzione, giustamente, di inviare tutta la
documentazione.
D’ altronde Stefanelli che alternativa aveva?
Rivolgersi ai parlamentari della Tua Fano?
Oppure ci dica lei, signor Sindaco, se è opportuno che il comitato
non incontri il nostro parlamentare?
Siamo seri. Se avessimo voluto rompere il fronte, come dice lei, avremmo
chiesto dall’inizio perché per un mese tutta la documentazione è rimasta ferma
sulla scrivania del funzionario comunale….
invece anche nell’ultima conferenza stampa abbiamo ribadito
fiducia sul suo operato in merito alla questione biogas, nel rispetto dei
cittadini e della città.
Fano, 21 luglio 2012
Luca
Stefanelli
Consigliere
comunale PD
Agli organi di
informazione
Comunicato stampa: “Rocca Malatestiana: bene il lavoro di Wip”.
Molto felice l’intuizione di Eugenio Francolini
e degli amici di Work in Progress di ridare alla Città la disponibilità di un
monumento chiuso per troppo tempo!
Grazie ragazzi! Il vostro lavoro e le vostre
idee meritano rispetto, anche perché totalmente gratuito, e soprattutto è
corretto che programmiate iniziative e spazi per l’intera stagione estiva, al
contrario di quello che pensano alcuni miei colleghi consiglieri.
Abbiamo visto nei vostri occhi la voglia di fare
e l’entusiasmo del fare bene! Preferiamosapere che all’interno di un monumento
ci sia un gruppo di giovani, piuttosto che la sede di una cooperativa, come
succede al bastione Sangallo candidamente ammesso dall’ex assessore alla
cultura Mancinelli in Consiglio
comunale.
E’ evidente che oggi dobbiamo trovare una forma
di convivenza con gli artisti dell’Accolta, appuntamento storico e di
indiscusso valore per la nostra Città.
Da subito ci adopereremo, io e la collega Fulvi,
per incontrare il neo Assessore alla Cultura, sperando di mettere attorno ad un
tavolo i più giovani e i meno giovani, le associazioni e gli artisti che legittimamente
aspirano a stare all’interno del monumento in questione; sapendo che non ci
sono posizioni consolidate ed esclusive, ma che la politica, in particolare l
Amministrazione non può e non deve mettere le realtà una contro l’altra!
Intanto buon lavoro a tutti!
Fano 14 lug. 12
Rosetta
Fulvi
Consiglieri
Comunali PD
COMUNICATO STAMPA: ASET SERVIZI CHE FARE?
Ormai la data del consiglio comunale è stata fissata
per il 18 di luglio ed è
giusto e doveroso verso la cittadinanza di Fano che i consiglieri comunali che
voteranno di mettere a gara tramite asta pubblica il 40/50% di ASET S.P.A
servizi si assumano la responsabilità in piena coscienza della vendita e della
privatizzazione definitiva dell' azienda pubblica dei servizi locali.
Un anno fa è stata ceduta la gestione del GAS ad una società temporanea di
impresa controllata SOSTANZIALMENTE da ACEA di Roma, ora il passaggio obbligato
ad ASET HOLDING del ciclo integrato delle acque dopo il referendum e la
cessione della gestione dell'igiene urbana ad un altro partner privato,
determineranno la perdita definitiva di un bene pubblico e di una azienda tra
le più quotate e importanti della regione Marche.
Dopo quindici anni circa di sacrifici da parte del comune per mantenere sotto
il proprio controllo un bene così prezioso, questa amministrazione è in
procinto di svendere tutto ai privati per una imposizione del PDL.
giusto e doveroso verso la cittadinanza di Fano che i consiglieri comunali che
voteranno di mettere a gara tramite asta pubblica il 40/50% di ASET S.P.A
servizi si assumano la responsabilità in piena coscienza della vendita e della
privatizzazione definitiva dell' azienda pubblica dei servizi locali.
Un anno fa è stata ceduta la gestione del GAS ad una società temporanea di
impresa controllata SOSTANZIALMENTE da ACEA di Roma, ora il passaggio obbligato
ad ASET HOLDING del ciclo integrato delle acque dopo il referendum e la
cessione della gestione dell'igiene urbana ad un altro partner privato,
determineranno la perdita definitiva di un bene pubblico e di una azienda tra
le più quotate e importanti della regione Marche.
Dopo quindici anni circa di sacrifici da parte del comune per mantenere sotto
il proprio controllo un bene così prezioso, questa amministrazione è in
procinto di svendere tutto ai privati per una imposizione del PDL.
Non ci sono più i tempi per trovare altre mediazioni
ed è ora di chiamare per
nome i responsabili di quella che potrebbe essere una delle operazioni più
disastrose per le casse del Comune e per le tasche dei cittadini.
nome i responsabili di quella che potrebbe essere una delle operazioni più
disastrose per le casse del Comune e per le tasche dei cittadini.
Siccome le leggi vigenti danno la possibilità all'Amministrazione Comunale di
Fano di intraprendere una trattativa con Marche Multiservizi, azienda per l'84%
di proprietà dei Comuni della Provincia di Pesaro-Urbino e della Regione Emilia
Romagna, per una fusione per incorporazione di ASET Servizi spa, noi
consiglieri comunali del PD riteniamo che questa sia la scelta più saggia per
mantenere il controllo pubblico dei comuni della provincia di PU verso beni
quali come in questo caso l'igiene urbana.
L'acqua ad Aset Holding e l'igiene urbana insieme a Marche Multiservizi è
l'unico modo di mantenere il controllo dei due servizi saldamente nelle mani
delle popolazioni locali.
Ora però è d'obbligo una domanda ai gruppi consiliari
della Tua Fano, dell'UDC
e API.
Queste forze politiche che hanno raccolto le firme per il referendum per
mantenere l'acqua pubblica come possono ora cedere ai ricatti del PDL e
accettare che si metta all'asta l'igiene urbana e la discarica di
Monteschiantello?
e API.
Queste forze politiche che hanno raccolto le firme per il referendum per
mantenere l'acqua pubblica come possono ora cedere ai ricatti del PDL e
accettare che si metta all'asta l'igiene urbana e la discarica di
Monteschiantello?
Le cose sono due: o non si è approfondito bene
l'atto
deliberativo che è stato presentato o anche la battaglia per l'acqua pubblica
era solo fumo negli occhi per qualcuno che vi crede ancora partiti popolari e
vicini alla gente.
deliberativo che è stato presentato o anche la battaglia per l'acqua pubblica
era solo fumo negli occhi per qualcuno che vi crede ancora partiti popolari e
vicini alla gente.
Questa battaglia sui servizi pubblici è una di quelle che segnano
profondamente la natura delle forze politiche. Non si tratta di quale strada
asfaltare o quali manifestazioni d'accoglienza proporre per i turisti. L'acqua, igiene urbana e gas sono beni inalienabili della collettività che hanno
garantito nel corso degli ultimi decenni il benessere di tutti.
E' chiaro ormai che alla favola di Marche Multiservizi
in mano ai privati non ci
crede più nessuno. Abbiate il coraggio e l'onestà di dire che volete solamente
vendere al privato e per favore spiegateci bene le ragioni.
crede più nessuno. Abbiate il coraggio e l'onestà di dire che volete solamente
vendere al privato e per favore spiegateci bene le ragioni.
I consiglieri
comunali PD
Luca Stefanelli
Rosetta Fulvi
Fano, 9 luglio 2012
Comunicato
stampa: ”PROPORRE E NON DISTRUGGERE. il senso di una politica che risolve e non
demolisce”.
Le
interviste di alcuni esponenti di forze politiche di maggioranza e di
opposizione, relativamente alla realizzazione di un nuovo ospedale provinciale,
stupisce non poco e evidenzia in modo sempre più chiaro la volontà preconcetta
di opporsi “a prescindere”.
In
prima battuta l’opposizione di centro destra si è ristretta sul fatto che
l’integrazione tra i due nosocomi avrebbe portato la concentrazione dei servizi
in un ospedale rispetto all’altro, poi sulla sede della direzione dell’area
vasta. Ora, però, visto che non si hanno più cartucce da sparare, si attacca
tutto e tutti per l’individuazione dell’area, e per la sua acquisizione, dove
dovrebbe sorgere il nuovo nosocomio.
Il
PD ha sempre detto che l’individuazione dell’area è un compito del PTC
provinciale e a seguire la decisione è della Regione in base a dei criteri
previsti per strutture sanitarie. Ma soprattutto la scelta dell’area dovrà
tenere conto della mobilità tra le due città e il resto della provincia, per
fare in modo che il nuovo ospedale sia raggiungibile in tempi brevi dalle varie
località.
Inoltre
tutti i soggetti istituzionali si devono sentire coinvolti nella scelta del
sito e di pari passo informare l’opinione pubblica sulle procedure e lo stato
dell’arte.
Nel
merito ci sembra che gli interventi continui dei Sindaci dei Comuni di Pesaro e
Fano e dello stesso Assessore Regionale Mezzolani, ormai da più mesi, sul nuovo
ospedale, abbiano dato tutte le informazioni su come sta procedendo l’intera
questione.
E
se, come dicono le stesse Fondazioni Bancarie di Pesaro e Fano, vi è da parte
loro un interesse ad acquistare le aree idonee e necessarie per realizzare la
nuova struttura sanitaria, e metterle a disposizione della Regione, ci pare che
si possa parlare solo di interresse collettivo a favore della comunità
provinciale.
Ma
noi siamo consapevoli che alcuni soggetti politici e politicanti hanno fatto la
loro fortuna gridando sempre al lupo al lupo e che mai una volta hanno
suggerito un’idea su come risolvere i problemi.
Allora
ecco come procedere:
Le
aree che le Fondazione dovranno acquisire per il nuovo ospedale devono e non
possono essere che quelle individuate dalla Provincia e dalla Regione.
Inoltre
occorre illustrare quali procedure si adotteranno per arrivare ai capitolati di
appalto, quale tipo di gara si riterrà più idonea per un’opera così
specialistica e quale sarà il metodo per indicare i progettisti.
Questa
si chiama scelta partecipata.
Luca
Stefanelli Consigliere Comunale PD
Fano
22 agosto 2011
Comunicato Stampa: Bene la proposta del Sindaco
Oggi chiedo al Sindaco di essere coerente e di far seguire
alle parole i fatti:
“faccia votare alla sua maggioranza la mia mozione” al
prossimo Consiglio comunale e Fano vedrà ridotta la cospicua compagine di
Giunta, così come prevede lo Statuto comunale e inoltre non avremo più il peso
di onerose consulenze esterne.
La crisi economica purtroppo è oggi, i tagli non si possono
rimandare a domani e la politica deve dare il buon esempio.
Poi mi sembra che a Fano sia iniziata ormai da tempo la “Guerra di successione” e che il Sindaco
governerebbe in modo più efficace con una squadra di assessori più snella e
allineata. Se così fosse, soprattutto ne gioverebbe la Città, perché non posso
pensare ad altri 3 anni di polemiche e fronde interne, con il totale
immobilismo su tutto.
Comunicato
stampa: CASA DI RIPOSO un fallimento annunciato
Dei
dieci appartamentini della casa di riposo per anziani nel quartiere di
S.Lazzaro solo pochi sono stati occupati.
L’Ass.re
Del Vecchio certifica un ulteriore fallimento di questa Giunta.
A mio
modesto parere quando si decide di realizzare una struttura di qualsiasi tipo
si dovrebbe verificarne prima il reale fabbisogno altrimenti si finisce per
sprecare risorse consistenti a scapito, come nel caso in questione, di
categorie veramente bisognose.
Tutti
sapevano che non c’era richiesta di appartamentini protetti per anziani
autosufficienti per la semplice ragione che chi sta bene preferisce restare con
i propri famigliari e nel proprio quartiere specialmente se si è anziani.
Del
Vecchio fa la scoperta dell’acqua calda e oggi chiede alla Fondazione CRF di
modificare la struttura per un’altra destinazione d’uso.
Ci
piacerebbe sapere chi ha chiesto alla Fondazione di realizzare quel tipo di
struttura.
Proponiamo
all’Ass.re, prima di incappare in un’altro errore, di verificare con l’ASUR,
associazioni e quanti seguono le problematiche degli anziani, quale sia il
primo e più insoddisfatto bisogno di questa parte sempre più importante della
nostra popolazione.
Se
non ricordo male la Fondazione CRF d’intesa con le precedenti Amministrazioni
Comunali di centrosinistra e la Regione Marche aveva deciso di destinare quella
cifra, poi inopinatamente utilizzata per costruire i dieci appartamentini, per
una RSA di 20 posti letto per non autosufficienti dopo i 20 posti letto
realizzati a Mondavio ed in perfetta sintonia col piano sanitario regionale.
Pertanto,
se otto anni fa era quella la priorità, oggi non avrei grandi incertezze ad
affermare che il problema dei non autosufficienti sia la vera emergenza della
città di Fano e non solo.
Inoltre,
la realizzazione del nuovo ospedale prevede sempre di più una presenza sul
territorio di strutture per la riabilitazione e per rispondere alla patologie
relative alla cronicità dei malati.
Invito L’Ass.re a convocare un tavolo con i
soggetti Istituzionali e non, in particolare i sindacati, per avviare subito
una verifica su questa vicenda e solo dopo visti i risultati concordare con la
Fondazione CRF le cose da fare e l’eventuale trasformazione.
Consigliere
comunale PD
COMUNICATO
STAMPA: il bilancio di previsione 20011 del Comune di Fano che non prevede….
Il loro punto di vista e l’analisi che ne consegue
riflettono, infatti, una lettura della città come se nulla fosse accaduto.
In più vengono massacrati, questo è il termine
giusto, anziani, portatori di Handicap, supporto alle tossicodipendenze e non
si dice nulla nei confronti delle nuove emergenze quali i giovani e i
licenziati dai settori produttivi in crisi.
Ma la cosa che non può essere accettata sul piano
politico è la mancanza di prospettiva di futuro della città.
Tutti indistintamente, a cominciare dal Sindaco,
prospettano uno sviluppo tutto quantitativo senza una programmazione
qualitativa fatta di investimenti atti a superare la crisi, a rilanciare
l’economia del territorio e a fare ricerca.
In una parola sola, manca in questa città un Polo
Tecnologico che, soprattutto in questa fase, potrebbe fare di nuovo sognare la
nostra città.
Noi pensiamo, infatti, ad un futuro fatto di
innovazione da realizzare con le università, le imprese, le camere di
commercio, il sistema delle cooperative e allo stesso tempo riteniamo
importante prepararsi ad un nuovo orizzonte di rapporti col mondo arabo, dopo i
cambiamenti che si stanno verificando in quella parte del mediterraneo.
“Non si può far nulla perché il patto di stabilità
lo impedisce.”
Vi prego non inventate procedure strane per
realizzare opere , perché già di STU ne abbiamo avuta una e il Consigliere
Carloni ci deve ancora dire chi pagherà le somme spese invano per i consulenti.
Fano 25 marzo 2011 Luca
Stefanelli
Consigliere Comunale PD
Comunicato stampa 8 marzo
Non posso che esprimere
solidarietà e totale adesione nei confronti di tutte quelle donne che oggi
scenderanno in piazza per difendere la loro dignità e i loro diritti e per
manifestare la loro indignazione per tutti gli abusi e le violenze di cui sono
vittime.
La solidarietà però non
basta.
Come uomo e marito, oltre che come amministratore di un
partito che pone tra i suoi principi quello di assicurare l’uguaglianza di
genere, nel segno del rispetto e della piena partecipazione politica delle
donne, sono convinto che oggi dobbiamo essere noi uomini a scendere in piazza.
Dobbiamo scendere in
piazza per dire a Berlusconi che le nostre mogli, le nostre figlie, le nostre
madri e le nostre amiche, non possono essere trattate come merce e come
proprietà.
Dobbiamo scendere in
piazza per dire a chi pensa che il potere possa essere usato anche per comprare
essere umani, che ci sono uomini che
sono diversi: uomini che credono nel rispetto e nell’onestà, che si impegnano
ogni giorno per difendere una democrazia sempre più in crisi e che oggi sono i
primi a essere offesi di questa distorsione dell’universo maschile operata dal
Cavaliere e da chi pensa che con il successo e il denaro si possa ottenere
tutto.
Siamo tutti responsabili
delle ineguaglianze che ancora esistono nella nostra società e è ora che la
politica intervenga per garantire i diritti fondamentali delle donne: il lavoro
prima di tutto, non solo perché in Italia il tasso di occupazione femminile è
tra i più bassi d’Europa, ma perché mancano norme adeguate a tutela della
maternità, della flessibilità, della sicurezza e degli abusi di cui le donne
sono vittime proprio nei luoghi di lavoro, per non parlare della necessità di
sostenere l’implementazione e lo sviluppo delle carriere femminili in un paese
dove, solo per fare un esempio, i cda delle imprese sono
quasi esclusivamente prerogativa maschile.
Luca Stefanelli
Consigliere Comunale PD
8 marzo 2011
COMUNICATO STAMPA
Questa mattina il consigliere comunale del Pd Luca
Stefanelli ha partecipato alla presentazione della neonata associazione
“Sviluppo e Turismo”.
Il consigliere fa un in bocca al lupo ai giovani operatori
del settore turistico e sollecita da subito l’istituzione di un tavolo
permanente di lavoro che comprenda gli
enti pubblici (Comune di Fano, Comune di Mondolfo, Provincia di PU), le
Associazioni di categoria e tutti gli eletti residenti nel territorio, affinché
si possano unire gli sforzi e rilanciare il turismo in questa zona.
Istituire tale tavolo è un’iniziativa, sostiene
Stefanelli, necessaria soprattutto in
questo periodo in cui i bilanci degli enti pubblici sono in sofferenza, per
cui bisogna fare delle scelte e concentrare
le risorse laddove, come a Marotta e a Pontesasso, vi è una manifesta esigenza
di investimenti. Basti pensare ad un marciapiede e ad una pista ciclabile
Torrette-Pontesasso, o al proseguimento del muretto di protezione lungo via Faa
di Bruno in località Pontesasso, per non parlare della manutenzione del muretto
già esistente a Marotta. Oppure ad un piccolo molo per nascondere e mettere in
sicurezza Rio Crinaccio, solo per citare alcuni esempi.
Stefanelli coglie anche l’occasione, oggi, per denunciare lo
stato di abbandono ed incuria in cui versa il litorale fanese (via Faa di
Bruno, via A. Cappellini), un fatto
assolutamente grave visto che in prossimità della Pasqua gli operatori
riprenderanno il lavoro. “Sarebbe bene”, ha detto Stefanelli, “che Aset, settore
lavori pubblici del comune di Fano e ufficio verde pubblico dello stesso Comune,
programmino subito gli interventi necessari, ancor più necessari dopo le
mareggiate e gli allagamenti di questa
ultima settimana”.
Il consigliere Pd interpella quindi l’Assessore Santorelli
che, seppur presente all’iniziativa, non ha per nulla tranquillizzato i tanti
operatori presenti a proposito dell’applicazione della tanto decantata tassa di
soggiorno, presente nel federalismo municipale votato da PDL/Lega. Per Fano
sarebbe ovviamente una sciagura, visto che territori già molto più competitivi
sul piano della promozione turistica e dell’offerta come le vicine città
dell’Emilia Romagna , hanno anticipato di non volerla assolutamente applicare.
L’assessore è ancora troppo preso dal Carnevale o non si è
accorto che la stagione estiva è alle porte?
COMUNICATO
STAMPA: l’Ospedale Unico al centro del programma della futura coalizione di
centrosinistra
È importante che 22 sindaci del nostro comprensorio abbiano aderito
all’Ospedale Unico dando precise indicazioni e richiedendo altrettante
garanzie.
È importante perché ciò vuol dire che il progetto del nuovo Ospedale è
stato accolto e compreso nel suo valore dagli Amministratori oltre che dalla
cittadinanza.
Per questo il tema, oggi, dell’agenda politica, non mi sembra solo quello
dello Statuto della Fondazione Teatro di Fano. Anzi, penso che bene ha fatto
l’Amministrazione Comunale a non chiudere la Fondazione stessa.
Ciò premesso, il mio approccio in Consiglio Comunale non sarà quello
di un’opposizione distruttiva a priori, per cui voterò solo alcuni emendamenti
da me suggeriti.
Penso infatti che la Fondazione sia un bene dell’intera città e
proprio perché oggi mi sembra una “Fondazione commissariata” alla cui guida si
trova un manager che di sicuro saprà far rispettare i bilanci, credo che il suo
lavoro dovrà essere affiancato da ottimi e competenti direttori artistici.
Detto questo, però, sono altresì convinto che il Partito Democratico,
in questo momento, debba mettere la sanità al centro della sua azione politica
e non inseguire agende altrui.
Il Segretario PD faccia più politica e lasci il lavoro di emendamenti,
interrogazioni e mozioni al gruppo consiliare.
Il che significa uscire dalle segrete stanze, organizzare iniziative,
incontrare i cittadini e manifestare in tutti i modi la validità dell’Ospedale
Unico.
Anche perché è intorno a questo progetto che bisogna muovere i primi
passi per costruire l’alleanza per le prossime elezioni amministrative.
È evidente quindi che partiti come Italia dei Valori e Partito
Socialista debbano chiarire la loro ambigua posizione prima di mettere in campo
nomi per il futuro candidato Sindaco.
Impostiamo l’alleanza sui programmi e sui progetti, prima che sulle
persone.
Consigliere
Comunale PD e portavoce Associazione Essere Democratici
Fano, 20
febbraio 2011
Comunicato stampa.
L’Idv fa una polemica sterile e personalistica perché la
questione non è tra Stefanelli e l’Italia dei Valori. Partecipare a una
conferenza stampa contro il progetto dell’Ospedale Unico è una grave
contraddizione politica, visto che nelle linee programmatiche sia della Giunta
provinciale sia in quella Regionale di cui fa parte, si dice a chiare lettere
che il futuro della sanità del nostro territorio è l’Ospedale unico, passando
per l’Azienda ospedali riuniti Marche Nord.
Meglio sarebbe stato chiedere chiarimenti all’Assessore Regionale alla
Salute.
Credo comunque che il processo che ci deve portare all’Ospedale
Unico si svolga nella massima trasparenza e condivisione delle rispettive
Amministrazioni comunali con i Sindaci Aguzzi e Ceriscioli.
Invito quindi il Vice Presidente della Provincia Rossi a chiarire
la sua posizione. Lui infatti ha tutti gli strumenti per capire e spiegare
all’Idv di Fano perché la giunta provinciale di cui fa parte sostiene la scelta
dell’ospedale unico, non devo e non voglio certo spiegargliela io, altrimenti
Rossi tragga le più sagge conclusioni.
Invito altresì l’Idv di Fano a non “cavalcare”
demagogicamente alcune questioni fondamentali come la Salute, e ad impegnarsi, insieme al PD e a tutti gli altri
partiti del centro sinistra, a preparare, come detto da Sinistra Unita,
l’alternativa al governo cittadino, altrimenti anche nella prossima legislatura
nessuno di idv siederà in consiglio comunale.
E sarebbe un peccato!
Luca Stefanelli Consigliere Comunale PD e portavoce Ass.
“Essere Democratici”
Fano 01 febbraio 2011
COMUNICATO
STAMPA “LA SALUTE DEI CITTADINI NON SI DECIDE AL BAR”
Dirò
subito che, pur tra tante cautele e giuste richieste di partecipazione e
trasparenza, la proposta di avere una struttura ospedaliera nuova, efficiente,
tecnologicamente avanzata, che possa curare nelle migliori condizioni tutti i
cittadini della provincia di Pesaro Urbino è stata recepita dalla cittadinanza
e non può essere affrontata in un bar.
Siamo
seri!
Solo
D’Anna, la Lega e pochi altri, rimangono pregiudizialmente contrari a qualsiasi
nuovo ospedale.
È
una posizione legittima ma non condivisibile; invece stupisce che tra gli
organizzatori dell’iniziativa ci sia l’Italia dei Valori.
Allora
la domanda sorge spontanea: lor signori governano in Provincia e in Regione con
il PD e il centro sinistra o quella di Fano è una presa di posizione autonoma
della novella segretaria Serra?
Se
così non fosse, sarebbe bene che l’IDV eliminasse ogni contraddizione o
lasciasse gli incarichi sia in giunta provinciale che in quella regionale, perché Provincia e
Regione mi sembrano entrambe straconvinte che il futuro della sanità nella
nostra provincia sia quello dell’ospedale unico.
La
nostra Provincia, infatti, non può perdere un’occasione così importante per lo
sviluppo complessivo della propria comunità.
Un’occasione davvero unica per realizzare, oltretutto, quelle
infrastrutture viarie necessarie al sistema della mobilità provinciale e
fondamentali per lo sviluppo economico dell’intero territorio.
Non
a caso, la vera difficoltà che il PTC dovrà affrontare sarà quella di
individuare un’area baricentrica tra le due Città, il resto della provincia,
gli ospedali di Urbino, Fossombrone e Pergola, dove posizionare il nuovo
nosocomio. Inoltre tracciare la nuova viabilità con relativi collegamenti per
arrivare in tempi rapidissimi da ogni parte della provincia nella nuova
struttura ospedaliera.
Ospedale
e Viabilità sono due temi che riguardano la sicurezza e la salute dei cittadini
e vanno di pari passo.
Il
tempo passa velocemente, la salute dei cittadini non può aspettare e non è vero
che con l’Ospedale Unico la sanità fanese verrà penalizzata. Anzi, le sue
eccellenze saranno valorizzate.
Quindi
rinnovo ad Aguzzi l’appello di individuare velocemente l’area per il nuovo
ospedale nella nostra città. Inoltre invito il Presidente Ricci e il Presidente
Spacca a fare chiarezza e ad eliminare eventuali contraddizioni nelle
rispettive Giunte, perché fare politica impone coerenza.
Luca
Stefanelli
Consigliere
Comunale PD e portavoce dell’Associazione Essere Democratici di Fano
Comunicato stampa: “sbagliato aprire a Paolini”
Ribadisco la mia stima sul piano
personale a Paolini, ex Assessore del Comune di Fano ed ex dirigente del PDL,
ma non condivido il giudizio politico, dato dal mio partito, allo stesso
Paolini.
Oggi inseguire Paolini non mi
sembra una strategia credibile per un partito importante come il nostro,
soprattutto se fino a ieri è stata impostata nei suoi confronti una ferma
opposizione.
Marco Paolini ha gravi
responsabilità politiche e sono tutte ancora molto evidenti agli occhi dei
cittadini, e ha fatto scelte non condivisibili quando ha governato, mi
riferisco per fare solo alcuni esempi:
1) errore
traffico in uscita A-14 su Via Trave;
2) errore
convogliare il traffico in uscita dall’attuale casello di Fano nel centro abitato
di Tombaccia;
3) errore
non estendere la Bretella di Via Vecchia Osteria, in uscita casello A-14 di Marotta, almeno fino a Ponte Sasso;
4) grave
impiegare 5 anni, come Assessore ai LL.PP., per non realizzare nemmeno un metro
di prolungamento dell’interquartieri;
5) grave
vedere ancora bloccato il cantiere della Scuola media di Marotta;
6) gravi
i ritardi e l’aumento dei costi per il Nodo di Scambio da poco inaugurato;
…e potrei continuar con
l’elenco…questo solo per dimostrare che ci vuole un po’ più di cautela nelle
dichiarazioni e nei giudizi, anche su Ucchielli, responsabile tanto quanto
Aguzzi-Paolini di alcune scelte, dannose non poco per la nostra Città.
Paolini resta persona seria e
corretta ma anche uomo fedele al Centro Destra; dispiace per come è stato trattato
da Aguzzi-Carloni e da tutto il PDL, ma non può, e nemmeno credo voglia, essere
“riciclato” così facilmente da noi, perché perderemmo credibilità sia noi che lui.
Al mio Segretario, che forse paga
lo scotto di non essere in Consiglio Comunale e quindi di non conoscere l’iter
e le responsabilità su alcune vicende della Giunta Aguzzi 1 e 2 di cui Paolini
faceva parte, raccomando un po’ più di prudenza nelle dichiarazioni.
Luca Stefanelli
Consigliere comunale PD e
portavoce dell’Associazione Essere Democratici
Fano, 23 gennaio 2011
COMUNICATO STAMPA: ACCETTO LA SFIDA DI MIRCO CARLONI
La
settimana scorsa il consigliere regionale Mirco Carloni, intervenendo
sulla crisi della giunta di centrodestra di Fano smentiva categoricamente
lo stato di confusione politica e programmatica della Giunta Aguzzi ed, in
perfetto stile berlusconiano, passava al contrattacco sfidando il
centrosinistra ad un
confronto pubblico sulle realizzazioni delle giunte di centrodestra rispetto a
quelle di centrosinistra.
confronto pubblico sulle realizzazioni delle giunte di centrodestra rispetto a
quelle di centrosinistra.
Sono passate le 24 ore canoniche, previste dal codice cavalleresco per
rispondere all'accettazione della sfida, ma sono convinto che il baldo
consigliere regionale non si appellerà a quel regolamento per non accettare una
sfida pubblica a suon di realizzazioni municipali.
Tutt'altro
che vile e fellon appare il giuovin signore della destra locale e sono perciò certo che non si
sottrarrà al mortale duello.
Questa
pubblica lettera rappresenta l'accettazione della sfida al posto dello
schiaffo con il guanto.
schiaffo con il guanto.
Le armi non potranno che essere gli atti deliberativi, il periodo da prendere
in considerazione le ultime giunte di centrosinistra contro quelle di
centrodestra.
L'agorà
Fano TV o Piazza XX settembre con giro in tutti i quartieri non oltre il
mese di gennaio 2011.
E' prevista
la presenza di due padrini per ogni contendente e dei giornalisti locali.
Attendo
risposta e porgo cordiali saluti
Consigliere
comunale PD
Luca Stefanelli