martedì 17 settembre 2013

Questo è il Comunicato che ieri ho inviato alla stampa per ribadire le mie posizioni sulla Fondazione Carifano che, invece di occuparsi dell'acquisto di immobili, dovrebbe avere come unico scopo quello di salvare lo stato sociale. Il che significa dare contributi alle politiche sociali dei Comuni, alla Caritas, alle mense come quella di S.Paterniano,  alle associazioni del volontariato e alle attrezzature biomediche e per la diagnosi in campo sanitario, nonchè occuparsi, in un momento così drammatico, di tutti quei cittadini che non hanno soldi per fare la spesa, per pagare l'affitto o le bollette del gas e dell'acqua.




Comunicato stampa su FONDAZIONE CRF E BANCA MARCHE     

 

Tutti hanno voluto una banca regionale al servizio del sistema produttivo regionale, come Banca Marche.

Specialmente quella destra che oggi tenta di smarcarsi, visto come sono andate le cose, in conseguenza di una gestione “allegra”. Una gestione la cui responsabilità e i possibili beneficiari, non vanno cercati tra quegli operai che oggi vengono espulsi dalle fabbriche, ma più verosimilmente tra i loro datori di lavoro. Il basso rendimento delle azioni BdM non è colpa di chi le ha comprate (migliaia di cittadini e fondazioni) ma di chi ha gestito la Banca Marche e su questo sarà la magistratura ad accertare i fatti.

 

Altra cosa la vicenda della Fondazione Carifano.

 

Aguzzi e Carloni non hanno mai avuto una propria politica sulla Fondazione e si sono dichiarati d’accordo con le decisioni di quest’ultima sempre e a prescindere, anche quando alcune scelte andavano almeno discusse.  Allora sarebbe bene che la politica rimanesse sempre fuori dalle decisioni della fondazione.

 

L’acquisto e ristrutturazione di immobili e la diatriba tra chi voleva il palazzetto dello sport o la piscina, solo di qualche mese fa, sono la prova provata di amministratori che non hanno mai avuto un’idea sul ruolo delle Fondazioni.

Poi il sindaco ha avuto un rispetto istituzionale nei confronti della Fondazione, quasi a prendere le distanze dal Consigliere regionale.

 

In questi anni, la mia modesta critica all’operato della Fondazione CRF e della sua politica, nasce dalla convinzione che le erogazioni, in un momento così drammatico, dovevano andare più a favore delle famiglie che non hanno soldi per fare la spesa o per pagare l’affitto e le bollette del gas e dell’acqua, piuttosto che all’acquisto degli immobili.

È mia convinzione, infatti, che in un momento drammatico come quello che stiamo vivendo, le Fondazioni hanno un unico e imprescindibile scopo: salvare lo Stato Sociale.

 

Di conseguenza, cari amministratori della Fondazione CRF, lasciate perdere Carloni che vi attacca per coprire un’amministrazione comunale che non è riuscita a realizzare il benché minimo progetto in dieci anni e impegnatevi a cambiare velocemente e radicalmente la politica delle erogazioni.

 

Proponete quindi maggiori contributi alle politiche sociali dei Comuni, alla Caritas, alle mense come quella di S. Paterniano,  alle associazioni del volontariato e alle attrezzature biomediche e per la diagnosi in campo sanitario.

Solo così si potranno fugare i dubbi agli occhi dei cittadini che rimangono i veri destinatari e interlocutori della Fondazione.

 

Luca Stefanelli, consigliere comunale PD

Fano, 16 settembre 2013

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